“Una voce per l’Ucraina”, venerdì 18 novembre all’Enoteca di S. Placido Calonerò concerto di beneficenza organizzato dal CRAL della Città Metropolitana di Messina

Proseguono le iniziative organizzate dal CRAL della Città Metropolitana di Messina nell’ambito della rassegna musicale “Wine&Music”.
Venerdì 16 novembre 2022, alle ore 19.00, presso l’Enoteca provinciale di San Placido Calonerò, in programma lo spettacolo di beneficenza “Una voce per l’Ucraina”.
Il concerto di musica lirica vedrà protagonisti i soprani Giulia Greco ed Oleksandra Chaikovska ed al pianoforte il maestro Salvatore Messina.
Saranno eseguite musiche di B. Marcello, F. P. Tosti, G. Puccini, J. Offenbach, A. Dvoràk, A. Lara e G. Gershwin.
Al termine delle esibizioni seguirà aperitivo e canapes.
La quota unica di partecipazione è di 10 euro e le prenotazioni possono essere inoltrate via chat al Direttivo oppure via WhatsApp al numero 3356422440.

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“Catemoto De Luca II, lo Zar di Fiumedinisi”, presentato al “Godo by Mostò” il saggio di Emilio Pintaldi

In una sala gremita di pubblico è stata presentata, presso il “Godo by Mostó” di Messina, l’ultima opera del giornalista Emilio Pintaldi dal titolo “Catemoto De Luca II, lo Zar di Fiumedinisi”, Casta editore.
Il saggio esamina con attenzione gli aspetti peculiari della comunicazione messa in campo da Cateno De Luca, un fenomeno unico nel panorama politico nazionale.
L’incontro è stato aperto dai saluti del Sindaco di Messina, Federico Basile, che ha esaltato le capacità di Cateno De Luca, sempre attento ad analizzare ed informare con immediatezza ed efficacia comunicativa.
“De Luca è un comunicatore formidabile – ha affermato Pintaldi – e rappresenta una novità anche per noi giornalisti. In un mondo dell’informazione sempre più in crisi ed in profonda trasformazione, il fenomeno De Luca ha cambiato le regole e con le sue dirette ed i suoi metodi, a volte anche discutibili, è riuscito a coinvolgere una platea sempre più ampia e partecipe”.
Interessante la disamina posta in essere dall’ex consigliere comunale ed attivista Gino Sturniolo che, seppur da avversario politico, non si è potuto esimere dal riconoscere le indiscusse capacità mediatiche di De Luca, le cui azioni non sono mai casuali o improvvisate ma costituiscono il frutto di attente analisi e di lucida programmazione.
Il Presidente del Cral Gaetano Antonazzo e la vice Presidente Pina Giarraffa hanno espresso il ringraziamento, a nome di tutta l’organizzazione, per il successo della serata dedicata alla cultura, nell’auspicio che altri eventi simili vengano realizzati nel prossimo futuro.
I lavori sono stati moderati dall’Addetto Stampa di Palazzo dei Leoni, Giuseppe Spanò.
Al termine dell’incontro, a tutti i presenti è stato offerto dal Cral della Città Metropolitana di Messina, organizzatore dell’evento, un aperitivo.

“Luci d’Artista 2022/2023”, a dicembre in programma la gita a Salerno e Padula

Il CRAL Città Metropolitana di Messina organizza, dal 17 al 18 dicembre 2022, una gita a Salerno e Padula in occasione dell’edizione 2022 di “Luci d’Artista”.
Per maggiori informazioni, scaricare la locandina da qui.

 

 

 

 

 

Salerno: “Luci d’Artista” 2022
Saranno accese venerdì 2 dicembre le Luci d’Artista di Salerno.
La spettacolare esposizione d’arte luminosa nei parchi, piazze e strade cittadine durerà fino alla fine del mese di Gennaio 2023.
Numerose le novità di questa edizione con nuove installazioni e tanti eventi collaterali di cultura, spettacolo e shopping. Come fin dalla prima edizione le lampade saranno a led a basso consumo energetico. Luci d’Artista Salerno, organizzata dal Comune di Salerno con il sostegno della Regione Campania, è una delle manifestazioni più popolari ed attese d’Italia.
L’evento genera, oltre che un clima di festa ed allegria, importanti ricadute economiche ed occupazionali per il territorio.
Le luminarie si trovano facilmente in tutta la città. Percorri Corso Vittorio Emanuele, la principale via dello shopping, fino a Piazza Portanova, dove si trova il grande albero di Natale illuminato.
Da lì, continua ad esplorare il centro medievale della città lungo la storica Via dei Mercanti (da non perdere il Duomo di Salerno e il Tempio di Pomona) fino a Piazza Largo Campo, cuore della movida cittadina.
Una volta uscito dal centro storico di Salerno, ti troverai ai giardini pubblici della Villa Comunale, dove ti aspetta un magico “giardino incantato”! Infine, ma non meno importante, fai una passeggiata sul lungomare, fermandoti nei piccoli negozi del mercatino di Natale di Salerno prima di concludere la tua visita in Piazza Flavio Gioia.

 

 

 

 

 

Vietri sul mare
L’antica tradizione artigianale della Costiera Amalfitana è conosciuta e apprezzata a livello mondiale, e ci sono centri dove ancora oggi è possibile vedere come questa si è evoluta nel tempo in un mix fra antico e moderno.
Vietri sul Mare è famoso proprio perché qui si creano ancora oggi delle meravigliose ceramiche: oggetti di grande pregio la cui storia trae le sue radici già dall’epoca romana.
Per chi fosse alla ricerca di un’immersione nella tradizionale lavorazione della ceramica, qui si troverà nel luogo ideale. Via Umberto I, la principale via del centro storico, è costellata da laboratori di ceramica dove poter acquistare souvenir o dove poter apprendere le tecniche di quest’arte.
Qualche passo in più e si raggiunge Piazza Duomo, dove si staglia la Chiesa di San Giovanni Battista, famosa per la sua cupola in maiolica, è il simbolo del paese. La pianta a croce latina, con il campanile posto alla sinistra della facciata, sono opera di Matteo Vitale. Molteplici le opere d’arte al suo interno, come il dipinto su ceramica del Santo e il polittico attribuito alla bottega del Sabatini.
I due fratelli di Vietri sul Mare altro non sono che due scogli identici che si stagliano nel mare.
Il bello di questi scogli è che sono due le leggende che ruotano intorno a loro.
Per trovare le origini della prima leggenda, occorre tornare ai tempi degli antichi Greci, quando due pastori, intenti ad accudire il loro gregge, scorsero una ragazza in acqua.
Proprio in quel momento una tempesta colpì la zona; i due ragazzi non poterono fare a meno di tuffarsi per salvare la donzella ma lo sforzo fu inutile perché lei, figlia del dio del mare, sopravvisse, mentre i due giovani morirono. L’unica cosa che poté fare in cambio di questo vano sacrificio, fu trasformare i due corpi nei faraglioni che ancora si possono ammirare.
Una seconda leggenda vede invece protagonista l’assedio dei saraceni alla città di Salerno.
Dopo mesi in cui non ci furono ne vinti ne vincitori, si giunse al duello finale. Il principe Rajan dei saraceni combatté contro il conte Umfredo dei Landolfi dei salernitani. Stremati dalla battaglia, pensarono che una pausa di pochi minuti non potesse guastare l’esito della battaglia, così si adagiarono sugli scogli. L’armatura era però troppo pesante, così furono trascinati sul fondale marino innalzando il loro stemma. Destino volle che era lo stesso e che solo in punto di morte scoprirono che erano fratelli.

 

 

 

 

 

Padula: La Certosa
La stupenda Certosa di San Lorenzo, rende il Comune di Padula la principale meta del turismo religioso in Campania oltre ad essere tra i monumenti più suggestivi del patrimonio artistico italiano.
Lo stile architettonico è quasi prevalentemente barocco, infatti sono davvero poche le tracce trecentesche superstiti. Il complesso conta circa 350 stanze ed occupa una superficie di 51.500 m² di cui 15.000 impegnati solo dal chiostro, il più grande del mondo. La Certosa di San Lorenzo, grazie alla sua vasta estensione, è seconda solo alla Certosa di Grenoble in Francia.
Questo monastero certosino, il primo ad essere eretto in Campania, fu fondato da Tommaso di San Severino nel 1306 e dedicato a San Lorenzo. Comprende tre chiostri, un giardino, un cortile e una chiesa.
È possibile dividere l’impianto architettonico della Certosa di Padula in due zone: nella prima rientrano i luoghi di lavoro mentre nella seconda vi è la zona di residenza dei monaci.
La struttura della Certosa, come per tutte le altre certose, segue la regola certosina, ovvero la regola che predica lavoro e contemplazione. Proprio per questo nella certosa esistono luoghi differenti per la loro attuazione: il chiostro, la biblioteca, dove è ancora possibile ammirare il pavimento fatto da mattonelle in ceramica Vietrese, la Cappella decorata con preziosi marmi, la grande cucina, le grandi cantine del vino, le lavanderie ed i campi limitrofi dove venivano coltivati i frutti della terra per il sostentamento dei monaci.